Il ministro dell’Interno turco Soylu respinge le condoglianze degli Stati Uniti dopo l’attacco di Istanbul.
La Turchia ha rifiutato di accettare le condoglianze degli Stati Uniti dopo l’attacco terroristico avvenuto a Istiklal Caddesi a Istanbul, ha dichiarato il ministro dell’Interno turco, Süleyman Soylu.
“Sappiamo dove è stato coordinato l’attacco. Abbiamo ricevuto il messaggio che ci è stato dato e sappiamo qual è il messaggio. Non accettiamo le condoglianze dell’ambasciata americana. Non siamo traditori con nessuno, ma non abbiamo più tolleranza per questi atti infidi. Istiklal Caddesi è come un nostro figlio. Se non avessimo catturato l’aggressore, oggi sarebbe fuggito in Grecia”, ha detto il ministro alla CNN Türk.
La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha affermato in precedenza che gli Stati Uniti condannano l’atto di violenza avvenuto a Istanbul, ed esprimono anche le loro condoglianze alle famiglie delle vittime.
Nella giornata di ieri si è verificata un’esplosione sulla strada turistica pedonale Istiklal, nel centro di Istanbul.
Nell’attentato sono morte sei persone, altre 81 sono rimaste ferite.
La polizia ha arrestato 46 persone in relazione all’attacco, inclusa una donna sospettata dell’esecuzione materiale.
Nei video pubblicati in seguito sui social si vede come la stessa resti seduta su una panchina per circa 40 minuti e dopo l’esplosione, senza voltarsi indietro, scappa guardando lo schermo del telefono.
Secondo quanto riportato dai media, la detenuta è una cittadina siriana che ha confessato di avere legami con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, riconosciuto come terrorista in Turchia.

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