Crisi ucraina e rischio catastrofe nucleare: negli USA si accende il dibattito

on tutti i media americani sembrano in visibilio per Zelensky e si dichiarano ottimisti per la nazione sostenuta dall’Occidente. Il rischio nucleare inizia a creare dei dubbi e alcuni analisti prendono già le distanze mettendo in guardia sul pericolo che le richieste ucraine possano trascinare tutti vero il baratro.
David Brooks, commentatore politico conservatore, venerdì scorso 7 ottobre, ha scritto un lungo editoriale sul ‘The New York Times’ dal titolo “Il trionfo dell’ideale ucraino” (The Triumph of the Ukrainian Idea), nel quale veniva esaltato il ruolo di Zelenky e della resistenza ucraina, basata sull’ideale nazionalista e liberale. A stretto giro, Josh Hammer, altro importante commentatore americano, ha risposto sull’altrettanto prestigioso Newsweek con una visione del tutto differente della situazione.
“La guerra in Ucraina non è solo un evento militare, è un evento intellettuale”, ha scritto il primo sul NYT. “Gli ucraini stanno vincendo non solo per la superiorità delle loro truppe. Stanno vincendo perché stanno combattendo per un’idea superiore, un’idea che ispira gli ucraini a combattere così ostinatamente, un’idea che ispira le persone in tutto l’Occidente a sostenere l’Ucraina e ad appoggiarla fino in fondo. Quell’idea è in realtà due idee messe insieme. Il primo è il liberalismo, che promuove la democrazia, la dignità individuale, un ordine internazionale basato sulle regole.
La seconda idea è il nazionalismo. Volodymyr Zelensky è un nazionalista. Sta combattendo non solo per la democrazia, ma anche per l’Ucraina: la cultura ucraina, la terra ucraina, il popolo e la lingua ucraini. Il simbolo di questa guerra è la bandiera ucraina, un simbolo nazionalista”.

A questa visione, ha risposto lo stesso giorno il secondo sul Newsweek, confermando il concetto di ‘nazionalismo’ ma prendendo decisamente le distanze da quello di ‘liberismo’.
In Ucraina sono stati banditi 11 partiti politici, nel 2021, un anno prima dello scoppio della guerra, Zelensky ha bandito i media filo-russi, ha approvato leggi che limitano l’istruzione scolastica in lingua russa, per rafforzare l’identità ucraina.
Zelensky ha inoltre rafforzato il battaglione Azov neonazista ucraino, così come gli ammiratori di Stepan Bandera, il nazionalista ucraino dell’era della seconda guerra mondiale, fascista, antisemita e collaboratore nazista.
Per altro le rivelazioni di Pandora Papers hanno mostrato come Zelensky, nonostante avesse condotto una campagna su una piattaforma di lotta alla corruzione, in realtà avesse una fortuna nascosta in conti bancari all’estero.