La crisi economica porterà una nuova ondata di divorzi e un aumento di violenza domestica?
Una situazione di tensione continua tra le mura domestiche per decidere quali spese tagliare, innescando liti e contrasti sulla gestione dei soldi
Con lo scoppio del Covid si era parlato non solo di emergenza sanitaria, ma anche sociale, con particolare attenzione alle famiglie. Il lockdown aveva portato ad un boom di divorzi (+36% di separazioni e +33% di divorzi). Sebbene ora i dati sembrano essersi stabilizzati, tornando simili a quelli del 2019, continua a calare il numero dei matrimoni, denunciando una crisi della famiglia.
Negli ultimi mesi un’ulteriore minaccia alla sua stabilità sta arrivando dalla crisi economica, tra aumenti in bolletta e carovita. Secondo gli ultimi dati Nomesia, il 65% delle famiglie percepisce un reddito inadeguato a sostenere le spese per le necessità di base, circa 1 su 4 ha avuto una riduzione del reddito nell’ultimo anno e 6 su 10 non riescono a mettere da parte dei soldi, o, comunque, l’importo è inferiore al passato.
Una situazione di tensione continua tra le mura domestiche per decidere quali spese tagliare, innescando liti e contrasti sulla gestione dei soldi. Una crisi della famiglia che denuncia un malessere profondo. Sempre più persone, nonostante il clima di rottura palese, rimangono insieme, non per salvare la famiglia, ma perché la crisi economica sta rendendo la scelta di separarsi ad appannaggio solo dei benestanti