Tremila persone contro il rigassificatore al grido di “Piombino non molla”

Attivisti, sindacati di base, associazioni di categoria, metalmeccanici, studenti, cittadini comuni. Oltre tremila persone, secondo gli organizzatori anche di più, sono scese in piazza ieri per ribadire il loro no al rigassificatore. “Piombino non molla”, è uno degli slogan della protesta.
Il 27 ottobre il commissario straordinario per l’opera Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, si pronuncerà sul via libera al progetto Snam, che prevede l’installazione della nave rigassificatrice Golar Tundra nel porto di Piombino.
Un’infrastruttura che per il governo Draghi è strategica per uscire dalla crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina, che fin da subito ha incontrato l’opposizione pressoché unanime del Comune toscano: per il modo, perché è percepito come calato dall’alto, e per il merito, per i rischi legati alla sicurezza, la vicinanza al centro abitato e l’interferenza con altre attività. Posizioni che ieri sono state ribadite anche dal sindaco Francesco Ferrari: A Giani chiedo di ricoprire il suo ruolo di commissario. Non è stato nominato tale per autorizzare, ma per verificare se l’opera è autorizzabile, e non è autorizzabile”.

“Nessuno ci ha chiesto niente. – urla una signora che tiene per mano una bambina – Questa non è democrazia, in televisione ci fanno le imboscate, non ci danno mai il tempo per spiegare, sono anni che ci promettono le bonifiche, anni che viviamo una crisi economica da paura e ora che ci siamo rimboccati le maniche per trovare nuovi sbocchi ci piazzano una bomba in porto vicino alle case”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *